Mascherine FFP1, FFP2, FFP3: tutto quello che c’è da sapere sulle mascherine filtranti
Oltre alle mascherine chirurgiche, sono disponibili in commercio anche le mascherine filtranti facciali di protezione individuale, ossia le mascherine FFP1, FFP2 e FFP3. Tutti ormai ne hanno sentito parlare in più di un’occasione, ma non tutti hanno ben chiaro di cosa si tratti e quando siano consigliate.
Mascherine FFP1, FFP2 e FFP3: le differenze
Le mascherine filtranti facciali per la protezione individuale, da cui la dicitura FFP, permettono di bloccare il passaggio delle particelle di piccole dimensioni, compresi i virus presenti nella saliva o nel muco, sia in entrata che in uscita. Si tratta quindi di mascherine che permettono all’utilizzatore di proteggere tutte le persone ad esso vicine, ma che permettono allo stesso tempo di proteggere anche l’utilizzatore stesso. Le tre diverse diciture fanno riferimento al diverso potere filtrante. Le mascherine FFP1 permettono di filtrare fino all’80% delle particelle di piccole dimensioni, hanno quindi un potere filtrante che è considerato basso nonostante ovviamente sia superiore a quello che è possibile ottenere con una mascherina chirurgica. Le mascherine FFP2 hanno un potere filtrante invece fino al 95% mentre le FFP3 fino al 99%.
Sono di solito di colore bianco e hanno una forma a cupola, così da permettere la massima aderenza possibile al viso. Sono in possesso di lacci elastici da applicare dietro alle orecchie, per far sì che le mascherine non si muovano mai dal loro alloggio e anche dopo ore di utilizzo. Possono risultare più scomode rispetto ad una classica mascherina chirurgica, rigide infatti e capaci di premere sulla pelle in modo piuttosto intenso. Offrono però, come abbiamo appena visto, una protezione elevata.
Ecco alcuni utili consigli
Dopo poche ore dall’utilizzo le mascherine filtranti perdono la loro efficacia. Certo, il potere filtrante non si annulla in modo totale, ma perdendo efficacia è ovvio che diventa mano a mano che passano le ore sempre meno sicure. Di solito si consiglia di cambiare mascherina ogni 6 ore circa di utilizzo. Dato che si tratta di prodotti monouso, trascorso questo lasso di tempo devono essere gettati via. È importante sottolineare che si tratta di un rifiuto che deve essere gettato nell’indifferenziata.
È importante ricordare anche che in commercio ne sono disponibili modelli con e senza valvola. I modelli con valvola risultano molto più confortevoli in quanto permettono di respirare meglio, senza quel fastidioso senso di costrizione che tutti ormai abbiamo avuto modo di provare sulla nostra pelle in questo periodo di emergenza sanitaria. Nonostante siano più confortevoli, il loro utilizzo è controproducente. Proprio a causa della presenza della valvola, proteggono solo l’utilizzatore e non le persone a lui vicine.
Al momento di acquistare mascherine è molto importante controllare che sia presente la dicitura CE, il codice dell’ente notificatore, la tipologia di maschera, informazioni queste impresse proprio sulla mascherina.
Quando scegliere le mascherine filtranti
Le mascherine filtranti possono essere scelte da chiunque desideri avere la massima protezione possibile. È vero però anche che in realtà andrebbero lasciate al personale sanitario e a tutti coloro che devono assistere una persona malata, soprattutto le mascherine FFP2 e le mascherine FFP3. Questo è importante soprattutto considerando che si tratta di mascherine che a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo sono diventate difficili da reperire. Certo, la situazione sta migliorando e adesso la loro reperibilità è maggiore, ma è sempre meglio lasciarle a chi ne ha davvero bisogno.